DNA concerti a VILLA ADA 2014: BOOKER T. JONES, NOUVELLE VAGUE, ERLEND OYE, BUZZCOCKS
DNA concerti
presenta:
DNA concerti a VILLA ADA 2014
17 luglio - BOOKER T. JONES
18 luglio - NOUVELLE VAGUE
23 luglio - ERLEND ØYE
28 luglio - BUZZCOCKS
VILLA ADA 2014
ROMA INCONTRA IL MONDO
Dal 2 al 31 Luglio
Laghetto di Villa Ada – Via di Ponte Salario - Roma
GIOVEDI 17 LUGLIO
BOOKER T JONES
INIZIO CONCERTO ORE 22:00
INGRESSO 10€
Si può dire che sia stato Booker T. Jones a forgiare il suono del soul moderno.
Negli anni 60 è stato frontman della band Booker T. & the MG's, gruppo di punta della mitica Stax Records, creando col suo hammond un suono che avrebbe cambiato per sempre la musica moderna e segnato un’epoca.
Venerdì 18 Luglio
NOUVELLE VAGUE
INIZIO CONCERTO ORE 22:00
INGRESSO 15€
La band francese che ha conquistato il mondo con cover bossa nova di classici del punk e della new wave.
A otto anni dall'uscita del primo album, i Nouvelle Vague continuano a intrattenere ed entusiasmare il pubblico con i loro live e con un cast in continua evoluzione di musicisti parigini che include le cantanti Melanie Pain, Liset Alea, Elodie Frege, Phoebe Killdeer e Nadeah Miranda.
MERCOLEDI 23 LUGLIO
ERLEND ØYE
INIZIO CONCERTO ORE 22:00
INGRESSO 10€
La metà occhialuta dei Kings of Convenience
In attesa di pubblicare un altro album con il celebre duo dei Kings of Convenience, tra il 2002 e l’inizio del 2003 il norvegese Erlend Oye – che oggi vive a Berlino, avendo abbandonato la sua città natale – mette a punto un progetto solista.
Lunedì 28 luglio
BUZZCOCKS
INIZIO CONCERTO ORE 22:00
INGRESSO 10€
Ci sono pochissime band oggi in giro che meritano a pieno titolo l'aggettivo 'leggendario'; I Buzzcocks sono certamente una di queste.
E’ difficile tenere il conto di quello che il gruppo ha realizzato nella propria carriere: un terzo della 'holy trinity' del punk inglese (assieme ai Sex Pistols e ai Clash), innovatori della scena discografica indipendente e autentiche superstar del punk, sono stati citati come influenza da gruppi diversi fra loro come I R.E.M., I Nirvana e I Green Day.
Informazioni al Pubblico:
http://www.facebook.com/dnaconcertieproduzioni
www.dnaconcerti.com
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GIOVEDI 17 LUGLIO
BOOKER T JONES
Incluso nella Rock and Roll Hall of Fame, nella Musicians Hall of Fame e insignito del GRAMMY Lifetime Achievement Award, con classici del catalogo Stax come “Green Onions,” “Hang ‘Em High,” “Time Is Tight,” e“Melting Pot” Booker T ha superato I limiti della musica del suo tempo, riducendola alla sua essenza per poi iniettarla nel flusso sanguigno della sua nazione.
Sound the Alarm, il nuovo album di Booker T, ci mostra il maestro dell'organo Hammond ancora in grado di guardare innanzi, tessendo strati dei suoi caratteristici groove su cui costruire collaborazioni con alcune delle voci più apprezzate dell'R&B contemporaneo. il disco segna anche il suo ritorno alla Stax, l'etichetta di Memphis che lo strumentista, band leader, produttore e autore ha largamente contribuito a fare una leggenda negli anni '60 con la sua band, gli Mgs.
Dal punto di vista creativo è un altro passo in avanti di una carriera che ha avuto una nuova impennata negli ultimi anni. Booker T ha vinto il GRAMMY per il miglior disco pop strumentale sia nel 2010 con Potato Hole, sorprendente collaborazione con I Drive-By Truckers, che nel 2012 con The Road From Memphis, realizzato con I Roots e grande successo di critica.
Non riposa sugli allori Booker T. in Sound the Alarm divide I compiti di produttore con I fratelli Bobby Ross Avila e Issiah “IZ” Avila, coautori di otto delle canzoni e responsabili delle parti ritmiche di gran parte delle dodici del disco. il ricercatissimo duo ha lavorato con artisti del calibro di Usher, Janet Jackson, Mary J. Blige, Missy Elliot, Chaka Khan ed Earth, Wind & Fire.
Venerdì 18 Luglio
NOUVELLE VAGUE
Nouvelle Vague, New Wave e Bossa Nova: tre concetti che hanno, ognuno nel proprio linguaggio, il medesimo significato. tre passioni che Marc Collin e Olivier Libaux hanno cercato di fondere sin dal 2004 nel loro progetto musicale. Gli ingredienti: l'eleganza della Bossa Nova, la melodia melanconica della New Wave e l'approccio distaccato dei film della Nouvelle Vague.
Il modus operandi del gruppo può essere riassunto così: trasporre canzoni classiche e aiutare la gente a (ri)scoprire brani new wave, più o meno oscuri, con uno spirito fresco e decisamente moderno. Realizzare delle cover è un'arte delicata, ma le rivisitazioni di “Guns of Brixton”, “Dance With Me” e “Love Will Tear Us Apart” hanno fatto il giro del mondo. 700,000 album venduti e centinaia di concerti in tutto il pianeta. Dal vivo, le cantanti danno una marcia in più allo show: l'originalità di Liset Alea, l'eleganza di Mélanie Pain e la sensualità di Elodie Frege hanno catturato il pubblico in tutti i paesi dove la band si è esibita. Se i primi tre album sono stati legati a doppio filo alla new wave e al post punk inglese, “Couleurs sur Paris”, il quarto disco della band – e il primo su Barclay records – rivisita la “New Wave” francese che ha conquistato il paese negli anni 70 e in buona parte del decennio successivo. Per festeggiare questa ‘new wave made in France’, la line-up di voci femminili è stata allargata al di là dei limiti consueti, con ogni traccia cantata da un diverso artista della scena francese contemporanea – la stessa scena che è cresciuta con queste canzoni, e con orgoglio.
MERCOLEDI 23 LUGLIO
ERLEND ØYE
Messo da parte (momentaneamente) l’amore per la musica acustica decide di incidere un album a cavallo tra dance e pop, registrato in dieci città diverse con l’aiuto di altrettanti produttori. UNREST esce all’inizio del 2003. L’anno successivo, ad aprile 2004, è il turno di DJ KICKS, raccolta di 9 brani a cappella con la voce dello stesso Erlend e 18 remix a cavallo tra new techno ed electro house.
Oye forma poi un'altra band, i Whitest Boys Alive, che pubblicano due album tra il 2006 e il 2009. In quest'anno si riformano anche i Kings of Convenience, che pubblicano il loro terzo album a 5 anni dal precedente intitolato Declaration of Dependence. Durante la pausa Erlend si trasferisce a vivere in Italia e pubblica una canzone nella nostra lingua, "La prima estate", uscita come singolo nel 2013
Lunedì 28 luglio
BUZZCOCKS
Otto album in studio, più di venti fra singoli ed EP, una costellazione di compilation, cover di altre band e pezzi utilizzati per colonne sonore e spot pubblicitari, hanno fatto dei Buzzcocks una delle maggiori band britanniche di sempre. il Mojo Inspiration award consegnato alla band nel 2006 non è che uno dei riconoscimenti che la sua opera è valsa al gruppo. I Buzzcocks hanno entusiasmato il pubblico per più di trent'anni. Conosciuti un tempo come 'I Beatles del punk', la loro musica fonde chitarre ad alta velocità e una potentissima sezione ritmica, con storie personali e commoventi di amori persi e trovati o di critica del mondo contemporaneo, che creano un catalogo unico di musica immortale ed indimenticabile – musica che continuano a regalare ai fani vecchi e nuovi di tutto il mondo, con una passione e un'energia che non sembrano tramontare mai. I Buzzcocks hanno costruito un rapporto unico col proprio pubblico che li ama e li segue in tutto il mondo, riuscendo ad essere allo stesso tempo fedeli al proprio ideale di musica e aperti a nuove idee.
Nel corso degli anni, generazioni di musicisti hanno recepito il loro modo di fare musica, e cercato di reinventarlo a modo poprio. Non pochi artisti hanno dichiaratoi Buzzcocks come fonte principale d’ispirazione. Quanti apprezzano la scena punk contemporanea farebbero bene a dedicare un pomeriggio all'ascolto di Singles Going Steady, da sempre il best seller del loro catalogo, una raccolta di capolavori pop che trascende i generi. la compilation, che raccoglie I loro primi singoli entrati nella Top 40 inglese, è un classico in ogni senso della parola, con momenti travolgenti come ‘Orgasm Addict’, ‘What Do I Get?’ l'inno ‘Harmony In My Head’ e, naturalmente, la canzone che è diventata il loro biglietto da visita: ‘Ever Fallen In Love With Someone (You Shouldn’t’ve Fallen In Love With?)’. tutti brani rivisitati da dozzine di artisti e in mille modi diversi.
I Buzzcocks sono I veri padrini del punk-pop, autentici inventori del genere. La loro è una storia che I membri della band non avrebbero mai potuto immaginare nella calda estate punk del 76. Nelle parole di Pete Shelley: “se ci ripenso adesso, quello che stava accadendo era come il Big Bang. se guardi alla società e alla cultura di oggi, niente sarebbe lo stesso senza il punk rock. è strano, come se fosse un romanzo di fantascienza – ma per noi all'epoca tutto accadeva con assoluta naturalezza”.
Continuano a fare la stessa cosa di sempre, e ancora meglio di chiunque altro. Ci sono casi in cui il prototipo rimane insuperato: come I Buzzcocks - I numeri uno: icone, superstar, leggende.