I Sacri Cuori a Torino: in concerto alla Maison Musique di Rivoli

I Sacri Cuori a Torino: in concerto alla Maison Musique di Rivoli

Maison Musique e FolkClub

presentano:

 

SACRI CUORI

Giovedì 7 Febbraio

concerto ore 22.00

ingresso € 10,00

 

L'America rivisitata dalla band più richiesta del momento

La scena musicale italiana non finisce mai di stupire: sotto la superficie commerciale e mediatizzata dominata da vecchi dinosauri e ragazzini sfornati con lo stampino da talent show vari, esiste un mondo fatto di grande qualità tecnica e fervore di idee non banali. 

A Maison Musique i Sacri Cuori, ovvero Antonio Gramentieri (chitarre), Francesco Giampaoli (basso), Christian Ravaglioli (un sacco di strumenti) e Diego Sapignoli (batteria e percussioni).

 

MAISON MUSIQUE S.r.l.

Via Rosta, 23 - 10098 RIVOLI (TO) - ITALIA

Tel. Uffici +39 011 95.61.782 - Fax +39 011 95.54.546

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Ristorante (dalle ore 17.30): +39 011 95.80.413

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Come arrivarci:

Da Torino (15 km): percorrere

corso Regina Margherita e imboccare l'autostrada del Frejus; uscire a Rivoli (seconda uscita dopo il casello), seguendo poi le indicazioni

per Castello di Rivoli e Maison Musique; è possibile anche percorrere

corso Francia - Rivoli - Castello - Maison Musique.

 

I Sacri Cuori sono uno splendido esempio di questo substrato che fatica a emergere presso il pubblico di massa, ma che è ben presente agli addetti ai lavori, gli stessi musicisti in primis, che fanno la coda per garantirsi le grazie e la collaborazione di questa fantastica band. 

Richard Buckner, Robyn Hitchcock, Dan Stuart, Hugo Race, Woody Jackson e Pan del Diavolo: questi gli altisonanti nomi che negli anni si sono avvalsi del sound unico dei Sacri Cuori. Un sound radicato nell'America più alternativa e al tempo stesso più profonda, in bilico tra il Texas e New York, tra Ry Cooder e i Lounge Lizards, tra il roots e l'avanguardia. Un crocicchio musicale dove è possibile imbattersi in Santo and Johnny, Nino Rota, Piero Umiliani, i Los Lobos Trovajoli, Morricone, i Calexico e Lee Hazelwood. Sempre in bilico tra blues, folk, rock e la psichedelia più intrigante. Una musica che ritrova anche le suggestioni letterarie di John Fante, le allucinazioni di David Lynch, il Messico immaginato dalla fisarmonica di Castellina/Pasi. Una musica dagli ascolti colti ma dall'anima popolare, che affronta senza remore la propria italianità, la sfida della melodia. E che cerca l'avanguardia nella sintesi delle influenze più che nel gesto ad effetto.

Due i dischi all'attivo "in proprio": Douglas and Dawn, registrato a Tucson (Arizona) nel 2008 con la partecipazione di John Convertino e Jakob Valenzuela dei Calexico, Howe Gelb, Thoger Lund, James Chance, Marc Ribot e tanti altri. E il più recente Rosario, uscito nel 2012, al quale hanno partecipato, fra gli altri, il leggendario batterista Jim Keltner (John Lennon, Dylan, Neil Young e mille altri), David Hidalgo dei Los Lobos, John Convertino dei Calexico, Marc Ribot, Woody Jackson, Stephen McCarthy (Long Ryders, Jayhawks), Isobel Campbell.

L'accoglienza dalla critica italiana e internazionale è entusiastica, addirittura imbarazzante, ecco qualche esempio:

Uncut: molto bene!

XL di Repubblica: 8,3

Rumore: 8 un secondo album da brividi

Il Mucchio: 8 E con questo facciamo tris. Dopo il disco dei Fatalists insieme a Hugo Race e quello in cui accompagnano Dan Stuart, l'ultimo asso dei Sacri Cuori è la carta che sbanca il tavolo.. Una sensibilità strumentale fuori dal comune.. e una leggerezza di tocco che evita le trappole del citazionismo

RockOl: ****

Blow Up: Questo disco è una fiammata nata da braci che hanno covato a lungo. E per questo solida. E per questo abbagliante

Jam: *** 1/2 I Sacri Cuori mettono a fuoco un altro cardine della musica strumentale

No Depression: this album is ridiculously good

SentireAscoltare: 7.3 Se il primo disco dei Sacri Cuori era la riscoperta degli Stati Uniti più polverosi e cinematici, questo è il ritorno a casa con la consapevolezza di averla dentro, l'America...un parterre d'eccezione che nobilita un lavoro già ottimo di suo

Indie-Eye "un monile da tenere vicino e sgranare poco alla volta" (disco della settimana e contest con cd in omaggio)

 

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