FolkClub, Torino: sabato 17 novembre Martin Sexton

FolkClub, Torino: sabato 17 novembre Martin Sexton

FolkClub, Torino, sabato 17 novembre Martin Sexton: un grandissimo performer, per noi una rivelazione straordinaria! Artista felicemente e fieramente indipendente, Martin Sexton si afferma per le strade di Boston negli anni ’90. Da allora, la sua carriera è costellata di album interessanti e di concerti che registrano regolarmente il “tutto esaurito”. Capace di spaziare tra molti mondi musicali differenti, dal pop al rock classico, Sexton mescola spesso l’intrattenimento con un forte senso di responsabilità sociale, esibendosi gratuitamente, per diverse associazioni benefiche.

Adfarmchicas per FolkClub e Buscadero Nights 

presentano:

Sabato 17 Novembre, ore 21.30

Martin Sexton (U.S.A.)

Un grandissimo performer, per noi una rivelazione straordinaria!

Ingresso 18 € / 9 € ridotto Under 30

Artista felicemente e fieramente indipendente, Martin Sexton si afferma per le strade di Boston negli anni ’90. Da allora, la sua carriera è costellata di album interessanti e di concerti che registrano regolarmente il “tutto esaurito”. Capace di spaziare tra molti mondi musicali differenti, dal pop al rock classico, Sexton mescola spesso l’intrattenimento con un forte senso di responsabilità sociale, esibendosi gratuitamente, per diverse associazioni benefiche. Nel 2007 è iniziato per Martin il periodo di maggior successo con l'uscita dell’album Seeds: un disco che ha debuttato in sesta posizione nella classifica Heatseekers di Billboard e a cui seguono altri lavori di grande successo come Solo e Sugarcoating.

Il suo ultimo album, Mixtape of the Open Road, è un viaggio musicale durante il quale Sexton racconta gli Stati Uniti con estrema verità, attraversando tutti i territori e gli stili, il tempo e lo spazio. È un bracciale di dodici gemme legate tra loro dal filo d'oro di quella che Rolling Stone definisce '…una voce marinata dall'anima.'

Il suo concerto al FolkClub saprà stupire ed entusiasmare il pubblico che ancora non conosce questo interessante musicista statunitense.

FolkClub, Via Perrone 3 bis Torino

Info: http://www.folkclub.it/  -  011 19215162

L'ingresso è riservato ai soci: tessera associativa vitalizia 10 € (5 € per gli under 30) con una consumazione in omaggio. Il rinnovo stagionale prevede un contributo volontario a discrezione del socio.

Sono stato suo fan per oltre un decennio ed è ora un vero piacere condividere finalmente il palco con lui. Se non l’avete mai ascoltato prima di stasera, sarà un punto di svolta! E uno dei miei cantanti e autori preferiti... Vi divertirete, con Martin Sexton! (Dave Matthews)

… la forza della sua voce, strumento flessibile di uomo dagli occhi azzurri… la sua sincera cordialità lo aiuta a concentrarsi sull'obiettivo principe di ogni cantante: amplificare il suono dei cuori ordinari. (New York Times)

…la verità -gente- è che Martin è una star con il potenziale per influenzare in modo permanente il panorama musicale e farci divertire negli anni a venire. Billboard)

…Il suo eccezionale gusto nel songwriting e una voce marinata nell’anima possono essere facilmente accostate a quelle di un giovane Steve Winwood o Van Morrison. (Rolling Stone)

…Il miglior interprete dal vivo che abbia mai visto. Varrebbe la pena lasciare il mio lavoro e andare dietro a Martin per fare trambusto ovunque vada, solo per assicurarmi che le persone non vadano avanti nelle loro esistenze senza sentire quest’ uomo cantare per loro. (John Mayer)

Nato a Syracuse, New York, decimo di 12 figli, Martin Sexton è cresciuto negli anni '80. Disinteressato alla musica che lo circondava, ha alimentato i suoi sogni con i suoni senza tempo del rock 'n' roll più classico. Il suo ‘fuoco musicale’ si accendeva mentre scopriva i polverosi vecchi vinili abbandonati nel seminterrato da uno dei suoi fratelli maggiori. 

Trasferitosi a Boston, il suo esordio avviene per strada nei pressi di Harvard Square, e gradualmente si afferma sulla scena musicale cittadina. Proprio per strada vende il suo primo demo, In the Journey, ottenendo un grande riscontro. 

Seguono, tra il 1996 e il 2002, quattro album: Black Sheep, The American, Wonder Bar e Live Wide Open. Parte da qui la fama e il successo di cui Sexton gode oggi: i locali che lo ospitano registrano regolarmente il ‘tutto esaurito’, dal Nokia Theatre di New York alla House of Blues di Los Angeles, con frequenti tour in Canada e in Europa.

Felicemente e fieramente indipendente, nel 2002 Martin Sexton ha lanciato la sua etichetta, la KTR. Da allora ha spaziato in molti mondi musicali differenti, esibendosi in concerti che vanno dal pop (collaborando con John Mayer) alla scena Jam al rock classico (collaborando con Peter Frampton); dal Newport Folk Fest a Bonnaroo al New Orleans Jazz Fest a uno spettacolo alla Carnegie Hall.

Le sue canzoni possono essere ascoltate in molti film e programmi televisivi, tra cui le serie televisive della NBC's Scrubs, Parenthood and Showtime, Brotherhood. Palco, film e televisione a parte, quando Sexton non è in tournée, mescola spesso l'intrattenimento con il suo senso di responsabilità sociale, esibendosi gratuitamente, per l’associazione benefica fondata da Paul Newman, The Hole in the Wall Gang Camp, per la Children's Tumor Foundation, per la raccolta fondi in favore dei Giapponesi colpiti dallo Tsunami (The John Lennon Tribute) e per le vittime dell'uragano Irene nel Vermont.

Nel 2007 è iniziato per Martin il periodo di maggior successo con l'uscita dell’album Seeds. Un disco che ha debuttato in sesta posizione nella classifica Heatseekers di Billboard. Del 2008 è l’album live Solo, che include la registrazione video della sua esibizione al Mile High Festival di Denver. Dopo due anni esce Sugarcoating, un lavoro che vede questo personaggio unico nel suo genere fare ciò che sa fare meglio: mettere a fuoco grandi verità.

Il nuovo album di Martin Sexton, Mixtape of the Open Road, è un viaggio musicale che attraversa tutti gli USA, tutti i territori e gli stili, navigando attraverso il tempo e lo spazio. E’ un bracciale di dodici gemme legate tra loro dal filo d'oro di quella che Rolling Stone definisce …una voce marinata dall'anima.

Una scoperta entusiasmante sul palco del FolkClub!

 

 

 

 

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