Da domani: mostra Martha Cooper: On the Street (14 marzo-5/8 aprile, Torino)_Sotto18 Film Festival & Campus 2018

Da domani: mostra Martha Cooper: On the Street (14 marzo-5/8 aprile, Torino)_Sotto18 Film Festival & Campus 2018

Da domani: mostra Martha Cooper: On the Street (14 marzo-5/8 aprile, Torino)_Sotto18 Film Festival & Campus 2018 - La 19a edizione di Sottodiciotto Film Festival & Campus presenta, nell’ambito della speciale sezione dedicata quest’anno all’hip hop, Martha Cooper: On The Street, la più ampia mostra mai dedicata in Italia alla storica fotografa del movimento e della street art. Articolata in tre sedi – Camera, il Cortile e la Sala Athenaeum del Rettorato dell’Università degli studi di Torino – l’esposizione, visibile a partire da domani, mercoledì 14 marzo, è allestita in modo minimale - Martha Cooper sarà presente a Camera mercoledì 21 marzo, alle ore 18.30, per incontrare il pubblico della mostra.

Sottodiciotto Film Festival & Campus ad Aiace
Presenta:

Sottodiciotto Film Festival & Campus - 19a edizione

Da domani, mercoledì 14 marzo, apertura della mostra

Martha Cooper: On The Street

Torino - Camera, Centro Italiano per la Fotografia - fino all’8 aprile 2018

Rettorato dell’Università degli studi di Torino, fino al 5 aprile 2018

La 19a edizione di Sottodiciotto Film Festival & Campus (Torino, 16-23 marzo 2018) presenta, nell’ambito della speciale sezione dedicata quest’anno all’hip hop, Martha Cooper: On The Street, la più ampia mostra mai dedicata in Italia alla storica fotografa del movimento e della street art. Articolata in tre sedi – Camera, il Cortile e la Sala Athenaeum del Rettorato dell’Università degli studi di Torino – l’esposizione, visibile a partire da domani, mercoledì 14 marzo, allestita in modo minimale, priva di orpelli o cornici per espressa volontà dell’autrice, è concepita come un percorso che segue un’evoluzione insieme temporale e artistica. 

La prima parte, ospitata nella Project Room di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia fino all’8 aprile, presenta quarantacinque scatti in bianco e nero risalenti agli esordi di carriera di Martha Cooper. Le prime immagini esposte arrivano da Tokyo, dove la giovane fotografa si recò nel 1970, rimanendo affascinata dall’Irezumi, l’arte giapponese del tatuaggio. “Mostrare il proprio corpo tatuato in pubblico nel Giappone dell’epoca era fuorilegge – spiega il curatore della mostra Enrico Bisi – “Martha solleva quel velo e ci mostra quei corpi e quelle antiche pratiche. Corpi e forme in bianco e nero che chiudendo gli occhi diventano coloratissime”. L’esposizione a Camera prosegue poi con le fotografie risalenti alla metà degli anni Settanta quando, come fotoreporter del “New York Post”, Martha Cooper raccontava in immagini per il giornale la Grande Mela prima dell’avvento dell’hip hop, concentrandosi sul paesaggio metropolitano e, soprattutto, sui giochi di strada dei giovanissimi: una serie di scatti in cui, come sottolinea il curatore, “c’è bellezza e allegria. I soggetti fotografati sembrano volare. Per saltare una pozzanghera e non infangarsi le scarpe, per tuffarsi in acqua, per lanciarsi dalle scale antincendio su un materasso sgualcito, per fare capriole, saltare con lo skate oppure volteggiare aggrappati a una fune che funge da altalena. C’è la vita tra le strade di New York. Ci sono i sorrisi sdentati di ragazzini in mezzo alle macerie del Bronx e ci sono Carrie, Super Fly e Saturday Night Fever al cinema”.

Martha Cooper sarà presente a Camera mercoledì 21 marzo, alle ore 18.30, per incontrare il pubblico della mostra.

La celebre foto di He3, il writer quattordicenne grazie al quale Martha Cooper riuscì a introdursi nel mondo allora più che mai chiuso, occulto e clandestino dei graffitisti, costituisce il trait d’union con le due successive parti della mostra, visibili fino al 5 aprile. 
Ospitata nel Cortile del Rettorato dell’Università di Torino, la seconda sezione presenta sessantacinque fotografie, tra le più famose dell’autrice, scattate tra la fine degli anni Settanta e nel corso degli Ottanta: una selezione che, partendo dal Bronx incandescente dove writer, rapper, dj e breaker muovono i primi passi nelle rispettive discipline, si addentra progressivamente nel vivo dell’hip hop. Le immagini si fanno sempre più spettacolari e sorprendenti di pari passo con la fiducia che Martha Cooper riesce a conquistarsi nell’ambiente inizialmente ostile: a poco a poco, infatti, i writer stessi cominciano a chiamare la “Kodak Girl” non appena finito un graffito perché immortali la loro opera prima che venga sovrascritta da qualche rivale o distrutta dai solventi della polizia metropolitana. Tra i ritratti di un mondo coloratissimo, che contrasta con uno scenario metropolitano di degrado e abbandono, spiccano le immagini d’epoca diventate icone della cultura urbana, come gli scatti dei vagoni della metropolitana ricoperti di tag e vernice spray e le celebri fotografie di “re” Dondi, il pioniere della street art: “Un punto di vista unico in un mondo inesplorato”, come spiega Enrico Bisi, in cui non ci sono “solo i graffiti sui treni, ma i writer stessi all’opera. E poi i breaker, i rapper e i dj. L’hip hop di quegli anni vive negli scatti di Martha Cooper. Fabulous Five, Taki, Pink, Maze, Duro, Futura 2000, Skeme. E ancora, Keith Haring, Rammellzee, e le foto di scena dei film Style Wars e Wild Style”. 

La terza sezione, allestita nella Sala Athenaeum del Rettorato dell’Università di Torino, propone oltre 170 fotografie e più di 1500 immagini, per la maggior parte inedite, proiettate in loop su megaschermo, con cui Martha Cooper ha continuato a documentare, dalla fine degli anni Ottanta a tutt’oggi, la street art in svariati Paesi del mondo. La selezione ritrae opere di Space Invaders, Bordalo, Banksy, Roa, Obey e Nychos, espressioni di “una forma d’arte oggi completamente sdoganata, presente nelle gallerie, quotata un tanto al metro quadrato – prosegue Enrico Bisi – ma che, ciò nonostante, è per strada, è di tutti. In ogni angolo del mondo la Cooper arriva e scatta”. Sempre nel medesimo spazio espositivo, non a caso, sono presenti le foto di due progetti più circoscritti dell’autrice: il primo, intitolato “Soweto/Sowebo”, racconta la vita di strada della grande area urbana di Johannesburg e del piccolo sobborgo di Baltimora, uniti non solo dai nomi assonanti, ma anche dalla difficile realtà sociale; il secondo, “B*Girlz”, è invece interamente dedicato alle gare internazionali di break dance femminile e alle loro giovanissime campionesse provenienti da ogni parte del Pianeta. 

Nata e cresciuta a Baltimora, Martha Cooper (1943) inizia ad avvicinarsi a quella che poi diventerà la sua professione fin da piccolissima grazie a una Baby Brownie regalatale dal padre, proprietario di un negozio di fotografia. Dopo aver studiato per un anno antropologia alla Oxford University, trova impiego come fotografa interna al “National Geographic Magazine”. Nel 1977 si trasferisce nella Grande Mela, approdando al “New York Post”. Diventata la fotografa di riferimento della scena artistica underground newyorkese, da allora ha documentato incessantemente il lavoro e le opere dei protagonisti della cultura hip hop e del writing in tutto il mondo. Tra le sue molteplici pubblicazioni, il volume Subway Art, realizzato insieme con Henry Chalfant, è oggi considerato la “Bibbia” della street art internazionale. Le sue fotografie sono state esposte in mostre e gallerie di svariati Paesi. Per il suo settantesimo compleanno, un folto gruppo di writer newyorkesi le ha dedicato un coloratissimo murales che recita: “Marty, Thanks to You Our Work Survives”. 

Orari ed ingressi

Camera – Centro Italiano per la Fotografia (via delle Rosine 18)

lunedì 11-19; martedì chiuso; mercoledì 11-19; giovedì 11-21; venerdì, sabato, domenica 11-19

Cortile e Sala Athenaeum del Rettorato (Via Po 17 - Via Verdi 8)

lunedì-venerdì 10-19.30; sabato 17 e domenica 18 marzo 10-18; sabato 24 marzo 12-19; domenica 25 marzo chiuso

Ingresso gratuito

Le proiezioni e gli appuntamenti del Festival sono a ingresso gratuito (fino a esaurimento dei posti disponibili)

Info: www.sottodiciottofilmfestival.it

Ultrasonica

Portale Musicale dal 2004

Seguici su

Archivio fotografico

Grazie alla collaborazione con il collettivo BRUBEN che gestisce anche i contenuti del sito, Ultrasonica.it vanta uno degli archivi fotografici di eventi live più ampi della rete.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti per migliorare l'esperienza utente e motivi statistici. Cliccando OK e navigando su questo sito, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più